Manna Cannuli+Mannite 75%
EUR 6,99
Lassativo leggero esente da controindicazioni, particolarmente adatto alla primissima infanzia, alle persone molto anziane, debilitate e convalescenti; regolatore e rinfrescante intestinale; ottima azione sull'apparato respiratorio. Cosmetico naturale.
La MANNA si ottiene con piccole incisioni trasversali sulla corteccia del Frassino varietà Ornus, presente nel sud Italia.
Viene raccolta nel periodo estivo, fra maggio e lugio, con una particolare attenzione a clima e temperatura che se non adeguate possono rovinare tutto il raccolto.
Fuoriesce dall'albero lentamente, un liquido inizialmente opalescente, di sapore amaro (lagrima), che a contatto con l'aria rapidamente si schiarisce, profuma e diventa dolce. Condensandosi, forma cannoli e stalattiti di colore bianco.
Queste incisioni vengono fatte in un periodo dell'anno in cui la risalita della linfa è ai massimi livelli.
Da un albero si ottiene mediamente 1 kilogrammo di cannoli.
La MANNA è classificata in base alla modalità di raccolta:
Manna cannolo o cannulo è la più pregiata simile ad una stalattite, si forma dal gocciolamento della linfa lungo la corteccia dell'albero .
Manna rottame è costituita dalla linfa che scorre lungo la corteccia
Manna in sorte è formata dalla linfa che si accumula sui rami di opuntia (pianta grassa)appositamente predisposti alla base del tronco.
PARTI UTILIZZATE:
linfa ottenuta per incisione della corteccia dell'albero.
PRINCIPI ATTIVI:
Mannite, resina, glucosio, levulosio.
La mannite o mannitolo è ampiamente diffuso nel mondo vegetale. Le concentrazioni più significative si rinvengono nella manna del frassino (30-60%), nel tallo delle laminarie e del fucus (alghe marine), nelle foglie e nelle drupe dell'olivo, nel fico, nel sedano ed in funghi eduli come Lactarius spp. e Agaricus spp. A livello industriale il mannitolo viene prodotto a partire dal saccarosio.
Mannitolo come lassativo e dolcificante acariogeno per diabetici
Incidendo la corteccia del frassino fuoriesce una linfa densa contenente il 30-60% di mannitolo, che essicca all'aria aperta. Stiamo appunto parlando della manna, un rimedio tutto naturale utilizzato come blando lassativo, specie nell'infanzia. A tale scopo, lo zucchero viene somministrato in ragione di un grammo per ogni anno di età, sciogliendolo nell'acqua o nel latte secondo quanto prescritto dal pediatra. Nell'adulto, la dose indicata a fini lassativi è di 10-20 grammi al giorno.
Se assunto per via orale, il mannitolo si comporta come un lassativo osmotico, richiamando acqua nel lume intestinale ed aumentando volume e morbidezza delle feci. L'aumento del volume fecale rappresenta a sua volta un potente stimolo per la peristalsi intestinale (insieme di contrazioni ritmiche propulsive preposte all'avanzamento delle feci verso l'esterno).
Sempre per via orale, il mannitolo può essere utilizzato come dolcificante alternativo al tradizionale saccarosio. Il suo potere edulcorante è infatti pari a circa il 50% di quello dello zucchero da cucina, con il vantaggio di essere ipocalorico ed acariogeno, e con un metabolismo indipendente dall'insulina (caratteristica particolarmente utile in presenza di diabete); tuttavia, questo suo effetto lassativo ne limita l'impiego in tal senso.
Mannitolo come diuretico ed effetti collaterali
Per via parenterale - tramite infusione endovenosa di una soluzione acquosa al 20%, in ragione di 0,5-1 grammo di mannitolo per kg di peso corporeo, in 15-30 minuti - il mannitolo viene utilizzato come diuretico osmotico, per la dimostrata capacità di richiamare acqua all'interno dei tubuli renali. Ha inoltre la capacità di diminuire la pressione intracranica ed intraoculare, tanto da rappresentare per tradizione il farmaco di scelta per diminuire l'edema cerebrale. Il mannitolo presente nei vasi sanguigni del cervello richiama acqua dagli interstizi cerebrali verso il lume dei vasi stessi, riducendo appunto l'edema; tuttavia, quando se ne somministra troppo o vi sono ampie soluzioni di continuo a livello vascolare, l'effetto osmotico cambia direzione, aggravando l'edema (anche l'emoconcentrazione conseguente ad eccessiva diuresi si rivelerebbe pericolosa in tal senso). Oltre alle sue proprietà osmotiche, il mannitolo può eliminare i radicali liberi coinvolti nello stress ossidativo e migliorare il flusso microvascolare all'interno del cervello leso secondo vari meccanismi.
Durante il trattamento con mannitolo per via endovenosa dev'essere posta particolare attenzione al controllo del bilancio idroelettrolitico dell'organismo. Per queste sue proprietà diuretiche, il mannitolo - anche quando assunto per os - è sconsigliabile ai pazienti ipotesi (pressione bassa), ipovolemici (ad es. disidratati), collassati, con anuria o con insufficienza cardiaca congestizia. A dosi elevate il mannitolo assunto per via orale come lassativo può causare flatulenza, con crampi e dolenzia addominale.
Mannitolo per valutare la salute della mucosa intestinale
Nella medicina cosiddetta funzionale il mannitolo viene utilizzato per valutare l'integrità della mucosa intestinale preposta all'assorbimento dei nutrienti. A tal proposito questo monosaccaride viene somministrato per via orale in concentrazioni note, insieme a quantità prestabilite di lattulosio (un disaccaride indigeribile). La scelta di questi due zuccheri è significativa: il mannitolo, infatti, viene agevolmente assorbito dalla mucosa intestinale, mentre l'esatto contrario avviene per il lattulosio. Di conseguenza, basse concentrazioni di mannitolo e lattulosio nell'urina sono spia di una ridotta capacità di assorbimento intestinale (malassorbimento), mentre alte concentrazioni urinarie di lattulosio e mannitolo riflettono un'eccessiva permeabilità della mucosa enterica.
DOSI CONSIGLIATE:
Manna Cannulo: da 5 a 20 grammi sciolta in un liquido caldo a piacere, dopo averla filtrata secondo necessità.
Lassativo: Manna 40 g, acqua calda 100 g. Si agita, si scioglie, si filtra e poi si aggiungono 30 g di miele d'acacia.
Purgante: Manna 60 g, latte caldo 150 g. Si agita, si scioglie e si filtra.
Contro il catarro bronchiale (Marmellata di zanetti): Manna 60 g, sciroppo di Grimauve 4-5 g, cassia cotta 30 g, Olio di mandorle dolci 30 g, Burro di cacao 23 g, Acqua di fiori d'arancio 15 g.
PANE DOLCE
Ricetta Gastronomica
Si amalgamano 500 grammi di farina completa con lievito di pasta acida e con 100 grammi di acqua in cui si sono sciolti 100 grammi di Manna, 5 cucchiai di olio di oliva tanto latte intero quanto basta. Si lascia fermentare la massa molto bene e poi si fanno 10 panini. Passare al forno a 230° C. Si può arricchire l'impasto con mandorle, noci (entrambe spezzettate), sesamo o germi di grano. Comunque, la quantità totale di questi ingredienti non deve superare i 100 grammi, altrimenti il pane non riesce bene.