Vite Rossa in estratto secco
EUR 4,60
Una delle droghe più conosciute ed utilizzate quando si necessita di un'azione antiossidante, antiedemigena e protettiva sul microcircolo, nei disturbi dell'insufficienza venosa e della circolazione sanguigna. Estratto secco 5% polifenoli.
Vite rossa: descrizione
Arbusto rampicante irregolare, con ramificazione rada ma molto sviluppata in lunghezza, anche diversi metri. Il fusto è contorto e irregolare. I rametti giovani, spesso pelosi, hanno, dalla parte opposta alla foglia, un cirro che permette alla pianta di attaccarsi ai sostegni. Le foglie lobate decidue, dal margine irregolarmente dentato, alla fine del loro ciclo vitale, perdono la normale colorazione verde, acquisendo il tipico colore rosso, prima di staccarsi e cadere.
I fiori sono riuniti in infiorescenze a pannocchia, dapprima erette, poi pendule. Il frutto è una bacca chiamata acino, tipicamente riunito in grappoli, conosciuti col nome uva. Il colore della bacca matura varia, secondo il vitigno, dal verde al giallo, dal roseo al rosso-violaceo, dal nero o al nero-bluastro, ma l'intensità e la tonalità del colore può variare anche in funzione delle condizioni ambientali, in particolare l'illuminazione.
Vite rossa: habitat
La vite rossa è una pianta originaria dell'Europa meridionale e dell'Asia occidentale, attualmente presente in tutti i continenti ad eccezione dell'Antartide. È Coltivata nelle regioni calde temperate di tutto il mondo per il frutto e per la produzione di vino.
Vite rossa: cenni storici
Già i Sumeri consideravano questa pianta "l'erba della vita"e adoravano una dea nota come Dea Vite o Madre Vite, citata perfino nella saga indiana di Gilgamesh: è a questa divinità femminile intenta a mescere il vino, che l'eroe si rivolge per chiedere come conquistare l'immortalità. La vite quindi sin dagli albori della civiltà era considerata come simbolo di gioventù e vita eterna.
Nel mondo greco il vino era ritenuto un dono degli dei e tutti i miti sono concordi nell'attribuire a Dioniso, il più giovane figlio immortale di Zeus, l'introduzione della coltura della vite presso gli uomini, tanto da diventare il dio di questa bevanda per antonomasia. In medicina lo stesso Ippocrate consigliava il vino per curare molte malattie e i preparati di Vitis vinifera erano utilizzati nel trattamento della dissenteria e in caso di mestruazioni abbondanti, mentre per uso esterno s'impiegavano in caso di geloni e vene varicose.
La vite rossa (Vitis vinifera) è, insieme al mirtillo nero (Vaccinium myrtillus), unodegli alimenti più conosciuti quando si parla di antiossidanti e di microcircolo.
I componenti più importanti si trovano nelle foglie, che vengono raccolte a vendemmia terminata, quando hanno ormai assunto le caratteristiche sfumature rosseggianti (da cui trae origine il termine "vite rossa"). Le sostanze chimiche in questione, appartenenti alla categoria dei polifenoli (resveratrolo) ed in particolare dei bioflavonoidi (antocianidine e proantocianidine), si trovano anche nella buccia dei frutti e nei semi, da cui derivano le benefiche proprietà ascritte ad un consumo moderato di vino rosso e di olio di vinaccioli.
I bioflavonoidi della vite rossa svolgono un'intensa attività antiossidante ed antinfiammatoria. La loro azione più importante si espleta tuttavia a livello capillare, dove influenzano positivamente la permeabilità vasale, impedendo che questa aumenti oltremisura e porti con sé edemi e gonfiori. Le procianidine sono infatti in grado di stabilizzare le fibre di collagene e di inibire l'attività catabolica dell'elastasi, un enzima che porta alla degradazione di questa proteina chiave del tessuto connettivo.
Non sono tuttora noti effetti collaterali di rilievo associati al consumo di foglie di vite rossa. A scopo precauzionale, se ne sconsiglia tuttavia l'utilizzo durante la gravidanza.
L'estratto standardizzato al 5% è indicato per fragilità capillare, edemi, emorroidi, cellulite, ritenzione idrica e per gambe stanche, dolenti e pesanti.
La vite rossa è un ingrediente tipico di molti prodotti per uso topico (creme, gel ecc.), indicati nel trattamento dei medesimi disturbi e da applicarsi sulle gambe, esercitando, con le dita, dei movimenti rotatori che vanno dal basso verso l'alto. La sua attività terapeutica è tale da renderla anche principio attivo comune di numerosi farmaci vasoprotettori.
I principi attivi contenuti nelle foglie raccolte in autunno, quando assumono sfumature rosseggianti, da cui trae origine il termine "vite rossa", appartengono alla categoria dei polifenoli, in particolare dei bioflavonoidi (antocianidine e proantocianidine), e svolgono un'intensa attività antiossidante e antinfiammatoria. La loro azione più importante è quella tonica e vasoprotettrice, diretta al sistema circolatorio, dove influenzano positivamente la permeabilità vasale, impedendo edemi e gonfiori.
La vite rossa perciò è aiuta il naturale ripristino fisiologico in caso di vene varicose, flebiti, fragilità capillare, couperose, edemi, emorroidi, cellulite, ritenzione idrica, stasi ematica e pesantezza agli arti inferiori.