Prevenire cancro ed invecchiamento con cavoli e broccoli

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Ora che siamo nella stagione di cavoli e similari, riserviamo a essi un posto speciale a tavola, non può che farci bene. Quando si raccomanda di tornare alla semplicità dei cibi naturali e ai sapori di una volta l'esempio perfetto per questo principio è rappresentato dalle crucifere, una specifica famiglia di piante che si contraddistinguono dai fiori a quattro petali disposti a croce da cui deriva il loro nome: crescione, ravanello, rucola, senape e, soprattutto, cavoli. Un'attenzione particolare la meritano proprio questi ultimi, I cavoli, nelle loro molteplici varietà, infatti, sono ricchi di micronutrienti che ci aiutano a contrastare l'azione dannosa dei radicali liberi. 
Così d'inverno, quando sono di stagione, è bene che cavolfiore, cavolo nero, cavolo cappuccio, broccoli, cavoletti di Bruxelles, verze e tutti gli altri tipi di cavolo diventino parte integrante della nostra dieta quotidiana così da poter beneficiare di tutte le loro proprietà.

Uno studio italiano pubblicato su NUTRITION AND CANCER(1) conferma la capacità di un vegetale della famiglia delle brassicacee, il broccolo, di contrastare i danni al DNA cellulare causati da un eccesso di radicali liberi nell'organismo, grazie al suo elevato contenuto di isotiocianati, di Vitamina C, B, PP, provitamina A e di minerali, quali calcio, fosforo, ferro e potassio. 
È proprio la sua caratteristica organolettica principale, il suo odore tipico dovuto proprio a questi composti aromatici contenenti zolfo, a dargli una grande capacità antiossidante.
Più nello specifico, nei cavoli si riconosce l'indolo 3 carbinolo, un micronutriente che contribuisce ad aumentare la produzione di metaboliti estrogenici anti-tumorali. Un altro potente alleato della nostra salute che ritroviamo nei cavoli è il sulforafano che agisce più nello specifico nella prevenzione dei tumori all'apparato digerente. 

A conferma delle proprietà anticancro di queste verdure – già suggerite da diverse ricerche – sono i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista scientificaAnnals of Oncology e condotto dai ricercatori italiani dell'Istituto di Ricerche farmacologiche "Mario Negri" di Milano. Qui, la dottoressa Cristina Bosetti e colleghi del Dipartimento di Epidemiologia hanno valutato l'efficacia delle crucifere e delle sostanze in esse contenute – come il sulforafano – nella prevenzione di vari tipi di cancro. I ricercatori hanno analizzato una serie di studi caso-controllo condotti sia in Italia che in Svizzera. 
Tra i vari tipi di tumore studiati vi erano quello del cavo orale, della faringe, dell'esofago, dello stomaco, del fegato, del pancreas, del colon-retto, del seno, della prostata, dell'endometrio, dell'ovai e altri ancora. Dopo questa prima fase è stata osservata l'incidenza dei tassi di cancro e il rapporto di causa/effetto, detto "odds ratio" (OR), tra chi consumava le crucifere almeno una volta a settimana e chi no. 

Tra le diverse varietà di crucifere della famiglia brassica sono stati inclusi i broccoli, i cavoli, i cavolfiori, cavolini, crescione e ravanelli. 
I risultati dell'analisi hanno permesso di rilevare come chi consumava almeno una volta a settimana queste verdure vedesse ridursi il rischio di cancro, rispetto a coloro che invece non le consumavano. 
In particolare si è evidenziato un significativo minor rischio del 17%, pari a quasi un quinto, del cancro del cavo orale (OR = 0,83); una riduzione del 28% per il cancro esofageo; una riduzione sempre del 17% dei tumori di intestino e seno; una riduzione del 32% per quello del rene. Anche per gli altri tipi di cancro si è rilevato un'odds ratio (OR) di una certa percentuale: per esempio, per lo stomaco (OR = 0,90), fegato (OR = 0.72), del pancreas (OR = 0,90), della laringe (OR = 0.84), dell'endometrio (OR = 0.93), alle ovaie (OR = 0,91), e della prostata (OR = 0,87). Questi dati, suggeriscono che il consumo di verdure crucifere ha effetti favorevoli sui diversi e più comuni tipi di cancro, concludono i ricercatori. Ecco pertanto confermata ancora una volta l'importanza della dieta per la salute.
 
In questi ortaggi riconosciamo anche lìapporto di sali minerali, fibre e una notevole quantità di vitamina C: tutti elementi che fanno dei cavoli tra gli alimenti più sani che esistano in grado quindi, come visto, non solo di difenderci da alcuni tipi di tumori, ma anche di rafforzare il sistema immunitario e di proteggerci dalle infiammazioni che sono all'origine di diversi tipi di patologie.
i ricercatori dell'Università di East Anglia (UEA) hanno trovato che mangiare adeguate quantità di broccoli può alleviare, rallentare e anche prevenire malattie come l'artrite e l'artrosi . 
A essere il fautore dei numerosi e accertati benefici è proprio il Sulforafano che sarebbe in grado di rallentare la distruzione delle cartilagini che compongono le articolazioni e che possono essere colpite dall'osteoartrite. L'azione del composto si esplica contro un enzima che si ritiene essere il responsabile del danno alla cartilagine. Dopo il successo ottenuto su modello animale, i ricercatori coordinati dalla dottoressa Rose Davidson hanno ora iniziato la sperimentazione sugli esseri umani: per questo motivo hanno reclutato 40 pazienti affetti da osteoartrosi che, dopo lo studio, dovrebbero essere operati chirurgicamente alle ginocchia.

L'intenzione è quella si sperimentare gli effetti dei broccoli nel tempo che intercorre prima dell'intervento chirurgico e osservare se vi sono degli effettivi benefici che, chissà, possano far evitare l'operazione. La metà dei volontari dovranno assumere quotidianamente, e per due settimane, grandi porzioni di broccoli per ottenere buone quantità di glucorafanina, un glucosinolato presente in broccoli e cavolfiori che il nostro organismo trasforma in sulforafano. L'altra metà farà da gruppo di controllo e seguirà la normale dieta quotidiana. «Stiamo chiedendo ai pazienti di mangiare 100 g [di broccoli] ogni giorno per due settimane. […] Una quantità che la maggior parte delle persone dovrebbero essere felici di mangiare tutti i giorni – spiega Davidson nel comunicato UEA – Non riesco a immaginare come sarebbe sanare o invertire l'artrite... ma potrebbe essere un modo per prevenirla». Anche se due settimane sono un po' poche per pretendere di curare totalmente l'artrite o ottenere risultati sorprendenti, i ricercatori sperano però di poter dimostrare che i "superbroccoli" sono un cibo funzionale in grado di offrire numerosi benefici agli esseri umani.
È per queste proprietà che le crucifere, e nello specifico i cavoli ed i broccoli, meritano di rivestire un ruolo di spicco nell'alimentazione di ciascuno di noi. 

Piccole curiosità sui cavoli e i broccoli  
Alcune testimonianze riferiscono che sia i cavoli che i broccoli erano ben noti fin dai tempi antichi; il cavolo in particolare, era sacro per i Greci ed i Romani che ne facevano uso per curare diverse malattie e addirittura lo consumavano crudo prima dei banchetti per consentire all'organismo di assorbire meglio l'alcool. Con il passare del tempo, i cavoli e i broccoli si sono diffusi sempre di più e la loro presenza sulle mense è notevolmente aumentata proprio grazie alle loro innumerevoli qualità e per tantissimi anni sono stati considerati un cibo ideale nei periodi difficili. Forse l'unico elemento negativo insito in questi ortaggi è lo sgradevole odore emanato durante la cottura: ciò e dovuto allo zolfo in essi contenuto in discreta quantità. Come evitare l'odore cattivo? Semplicemente spremendo un limone nell'acqua di cottura. 
Sicuramente la cottura a vapore è quella che meglio di altre è in grado di esaltare il sapore dei broccoli e preservare inalterate tutte le proprietà salutari e nutritive.